Legambiente Saonara-Vigonovo

comunicato stampa: elettrodotto Dolo-Camin, la Regione Veneto nasconde le carte?

Terna spa: l’accordo con la Regione Veneto per il nuovo elettrodotto Dolo-Camin è già pronto. 

Ma cittadini ed amministrazioni locali non ne sono a conoscenza.

Una diffida inoltrata da Legambiente che denunciava lo stato di abbandono dei cantieri Terna lungo l’idrovia Padova-mare, fermi ormai da anni dopo la sentenza del Consiglio di Stato che bocciava e sospendeva l’intero progetto di elettrodotto aereo, ha riportato alla luce ciò che in molti temevamo.

Terna spa ha pronto un nuovo progetto , sarà nuovamente elettrodotto aereo  e parte dei manufatti realizzati verrà riutilizzato.

Su questo Terna in una lettera inviata ai ministeri competenti sostiene di aver raggiunto un’accordo con la Regione Veneto , tenendo conto dell’adeguamento rispetto al canale idroviario previsto dal nuovo progetto preliminare.

Ci chiediamo: è possibile che la Regione Veneto su un progetto così importante e che ha visto negli scorsi anni la mobilitazione di comitati , associazioni, cittadini, oltre che di tutti i comuni coinvolti, uniti nel richiedere in alternativa l’interramento delle linee, prenda accordi nelle segrete stanze senza un serio confronto con il territorio dove questa opera ricade?

In Regione si sono forse scordati dei numerosi ricorsi al TAR presentati dai Comuni interessati, da comitati e da privati cittadini oltre che petizioni, manifestazioni, raccolte firme contro il precedente progetto che prevedeva tralicci alti fino a 60 metri con linee da 380000 volt,  azioni che  insieme hanno portato alla sospensione di tale progetto?

Riproporre nuovamente un’elettrodotto aereo senza minimamente tener conto di tutto questo è un’atto di arroganza che va assolutamente censurato!

Chiediamo pertanto all’assessore Marcato di fare subito chiarezza incontrando i sindaci e la cittadinanza!

Terna e Regione Veneto devono rendersi conto che i tempi sono cambiati, e quel “corridoio plurimodale” previsto lungo il corso dell’idrovia non è più un “non luogo” , discarica di infrastrutture impattanti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini come la famigerata “Camionabile” e l’elettrodotto aereo, ma un’area di grande valore ambientale, un “corridoio ecologico” dove creare un grande parco fluviale che porti valore aggiunto per il nostro territorio , un’area da preservare con cura.

Un passo avanti con la previsione di stralcio definitivo del progetto “camionabile” che ormai più nessuno vuole è stato fatto, impensabile ritornare indietro; 

come abbiamo sempre ribadito l’elettrodotto , se davvero è indispensabile, va realizzato interrando le linee, utilizzando soluzioni tecnologiche al passo con i tempi.

Terna e Regione Veneto devono rendersi conto che un progetto simile a quello precedente troverà la stessa ferma opposizione che in passato .

E rischierebbe di fare la stessa fine: progetto “ interrato “ dalle proteste dei cittadini!