Legambiente Saonara-Vigonovo

Elettrodotto Dolo-Camin: nuovo progetto e opere abusive

da :Ecopolis NewsLetter

 

Sono sempre più ricorrenti le voci secondo cui TERNA spa, la società monopolista del trasporto di energia elettrica in Italia, sarebbe pronta a presentare un nuovo progetto di elettrodotto lungo l’idrovia Padova-mare, dopo la bocciatura da parte del Consiglio di Stato e conseguente azzeramento del progetto precedente, risalente al 2007.

Molti ricorderanno i lunghi anni di battaglie in cui tutti, amministrazioni provinciali e comunali, parrocchie, comitati, associazioni, cittadini, si sono opposti al progetto di elettrodotto aereo che, con tralicci di oltre 60 metri a ridosso della Riviera del Brenta avrebbe degradato irrimediabilmente ambiente e paesaggio. La richiesta fatta da sempre a Terna è stata quella, se l’elettrodotto era proprio necessario, di interrarne i cavi.

Che intenzioni ha ora TERNA? Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, i manufatti realizzati ormai più di due anni fa lungo l’argine dell’idrovia sono diventati abusivi ed avrebbero dovuto essere immediatamente rimossi. Eppure sono ancora lì, perché? Terna ha forse intenzione di riutilizzarli per i piloni del nuovo progetto?

Legambiente non ha cambiato posizione e rimane aperta a qualsiasi soluzione escludendo, ovviamente, quella delle linee aeree, già bocciata in passato.

E’ cambiato molto, invece, dal 2007 ad oggi lo scenario complessivo: ha ancora senso un progetto concepito in base alle esigenze e prospettive di crescita di oltre dieci anni fa e dato lo sviluppo della generazione diffusa delle energie rinnovabili? E’ ancora attuale la necessità di trasportare energia dalla centrale ENEL di Fusina (VE) che brucia anche rifiuti urbani misti a carbone? E, più in generale, hanno ancora senso mega-strutture di questo tipo per mega-produzioni e mega-consumatori, data una richiesta di energia in costante calo?

Infine, il tracciato dell’idrovia Padova-mare ormai non è più quello di un decennio fa, di un’area degradata destinata a “discarica per infrastrutture altamente impattanti”, ma si è trasformata in uno straordinario progetto di riqualificazione territoriale.

Lungo le sponde dell’Idrovia, il cui progetto preliminare di completamento è ormai in arrivo, nascerà il nostro “corridoio ecologico” da cui si partirà, attraverso percorsi partecipati come il “Contratto di Fiume”, a ridisegnare il paesaggio in chiave ambientale, sostenibile e qualitativa, restituendone la sicurezza dalle alluvioni e l’identità smarrita negli ultimi decenni.

Capiamo le ragioni tecniche/economiche di TERNA. Sappiamo che l’interramento di linee a 380000 V è complicato e costoso. Eppure, in altre aree viene effettuato. Perché non è possibile farlo nei 15 km fra Sambruson di Dolo e Camin? E davvero non vi sono soluzioni tecnicamente diverse, per esempio il depotenziamento delle linee e la ricerca di tracciati diversi?

Non è pensabile che il problema sia solo economico; il valore di un territorio e della comunità che lo vive valgono più della quotazione in borsa.

Chi ha presidiato il territorio in questi anni non ha intenzione di fare passi indietro. Anzi chiede che TERNA spa rispetti la legge: il progetto del 2007 è stato archiviato, i manufatti già realizzati per il sostegno dei tralicci sono abusivi e vanno demoliti.

E’ scandaloso che queste opere siano ancora lì, abbandonate e prive di ogni protezione di sicurezza.

A seguito di un esposto di Legambiente la magistratura se ne sta occupando.

Il ridicolo rimpallo di responsabilità per la loro rimozione deve assolutamente trovare soluzione, anche con un maggiore impegno delle amministrazioni locali.

Circolo Legambiente La Sarmazza di Saonara e Vigonovo

Idrovia Padova-mare : incontri con i cittadini e amministratori. 10 e 17 Aprile ** 7 e 15 Maggio ore 21.00

Idrovia Padova-mare : incontri con i cittadini e amministratori. 10 e 17 Aprile ** 7 e 15 Maggio ore 21.00

idrovia PADOVA-VENEZIA - incontri

Con il completamento dell’idrovia avremo:
1. L’opportunità di salvaguardare dalle alluvioni grandi aree del Padovano,
del Veneziano, del Mirese;
2. Grandi vantaggi per l’ambiente, con il trasporto delle merci su chiatte
fluviali (meno camion e meno inquinamento) e con la creazione di un
grande corridoio ecologico;
3. Una straordinaria riserva d’acqua per l’irrigazione nei periodi di siccità;
4. Un efficace contrasto all’erosione della laguna di Venezia.
L’idrovia NON È UN FIUME ma un canale chiuso che scorre in laguna solo in
caso di piene contemporanee dei fiumi Brenta e Bacchiglione.

IDROVIA PD-VE – La parola ai Comuni – Videoclip

IDROVIA PD-VE – La parola ai Comuni – Videoclip

VIDEOCLIP degli incontri con le amministrazioni comunali per ribadire il nostro “Sì” al completamento dell’idrovia Padova – Mare

Arzergrande

Saonara

Bovolenta

Codevigo

Maserà di Padova

Ponte S. Nicolò

Camponogara

Battaglia Terme

S.A. di P. di Sacco

Campolongo M.re

Brugine

Cona

Noventa Padovana

Pontelongo

Mestrino

Montegrotto Terme

Piove di Sacco

Vigonovo

Campagna Lupia

Legnaro

Polverara

Stra

Cervarese S. Croce

Selvazzano Dentro

Sblocca Italia

Sblocca Italia

PRESADIRETTA

In onda Domenica 22 febbraio 2015 alle 21:45

A PRESADIRETTA il grande progetto del governo Renzi, lo Sblocca Italia. Sburocratizzazione del paese, decollo di opere finanziate e mai partite, apertura di cantieri e Grandi Opere per 30 miliardi.

Al centro dell’inchiesta di PRESADIRETTA la scommessa del governo di raddoppiare l’estrazione di gas e di petrolio per produrre nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro. Con lo Sblocca Italia, l’iter per le autorizzazioni alle trivellazioni sarà più veloce e più facile. Come hanno reagito le amministrazioni locali e i cittadini?

Le telecamere di PRESADIRETTA hanno attraversato l’Italia, da nord a sud, per raccontare come le nuove norme impatteranno sui territori e sull’economia. Hanno raccolto il parere degli scienziati per capire se la politica energetica del paese che sembra puntare sugli idrocarburi, va nella direzione giusta.

L’inchiesta di PRESADIRETTA ha raccolto anche la storia di un’opera che aspetta da 50 anni di essere completata. Si tratta del canale navigabile tra Padova e Venezia. Se ultimato, potrebbe proteggere una zona ad alto rischio dalle alluvioni, dare impulso al turismo sulle vie d’acqua e togliere traffico merci dalle autostrade.

Mancano solo 13 chilometri da scavare, ma dopo 50 anni e 55 miliardi di vecchie lire, il canale è ancora incompiuto.

Lo Sblocca Italia riuscirà a far ripartire il paese?

SBLOCCA ITALIA” è un racconto di Riccardo Iacona con Danilo Procaccianti, Rebeca Samonà, con la collaborazione di Elisabetta Camilleri.

da “la Piazzaweb” “Idrovia, ma senza camionabile e ferrovia”

da “la Piazzaweb” “Idrovia, ma senza camionabile e ferrovia”

CAMPOLONGO – I comitati sono decisi ad andare sino in fondo. “L’idrovia Padova Venezia va realizzata, senza se e senza ma, e soprattutto senza camionabile e senza ferrovia sugli argini. Ciò ne comprometterebbe la funzione trasportistica. Cioè per renderla navigabile a quel punto, bisognerebbe allargarla e buttare giù i ponti“. A fare questo appello è Marino Zamboni, a nome del Coordinamento associazioni per la sicurezza idraulica che unisce: Legambiente Padova e Venezia e della Riviera e Miranese e Saccisica, Comitato intercomunale Brenta sicuro, Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Venezia Comitato alluvione veneto 2010, Comitato “Una mano per battaglia”, Associazione Salvaguardia Idraulica del territorio Padovano e Veneziano, Comitato “Difendiamo l’ambiente in cui viviamo” Fiesso d’Artico, Comitato vigonovese “Antonio Canova”, Comitato “Bovolenta aria pulita”, C.S.T. Comitato Salvaguardia del Territorio Selvazzano e Rubano, Associazione “Amissi del Piovego”.

I comitati si compiacciono del fatto che la possibilità di una camionabile sopra l’idrovia sembra tramontata, ma mettono in guardia da altri rischi. “La pressione dei comitati e delle associazioni che si sono opposti alla realizzazione della camionabile lungo l’idrovia – spiegano i comitati – ha indotto la Regione ad abbandonare l’idea di quell’infrastruttura. La Regione deve prima di tutto, procedere con l’affidamento d’incarico del progetto preliminare dell’idrovia secondo i contenuti del bando, e attenendosi al disciplinare e al contratto della gara d’appalto da poco conclusa. Lungo l’idrovia non devono essere realizzate altre strutture trasportistiche, sia perché andrebbero a compromettere il valore di corridoio ambientale dell’asse idrico, sia perché non è dimostrata la loro compatibilità con un canale idroviario di classe V a, senza il rifacimento di tutti i ponti già realizzati”. Precise le conclusioni. “Il nostro territorio – spiegano i comitati – ha bisogno di un’idrovia completata che abbia una portata di almeno 400 mc/s, per poter scolmare, quando sia necessario, le acque di piena dei fiumi Brenta e Bacchiglione. Un’idrovia che sia inserita nel sistema delle idrovie veneto-lombarde, con classe di navigazione V a, e che sia funzionale al collegamento fra il futuro porto offshore al largo di Malamocco e l’interporto di Padova.

Questo senza nessun’altra opera infrastrutturale, né stradale né ferroviaria, che gravi sulle sue sponde e ne condizioni la sezione, e senza bisogno di immaginare nuovi poli logistici di interscambio, come quello ipotizzato a Dogaletto“. Pronto ad appoggiare le richieste dei comitati il presidente della Conferenza dei Sindaci della Riviera Alessandro Campalto. “Ci batteremo affinché – dice – venga realizzata un’idrovia navigabile che funga anche da scolmatore. Altre soluzioni pasticciate non ci interessano”. Gli stessi comitati chiedono di partecipare alla Conferenza dei Servizi che la Regione organizzerà per realizzare l’opera.

“completiamo l’opera”. Idrovia, appena pulita e già lercia.

“completiamo l’opera”. Idrovia, appena pulita e già lercia.

8 febbraio 2015

da il Gazzettino-“completiamo l’opera”. Idrovia, appena pulita e già lercia.

VIGONOVO – Lo scorso settembre, in occasione della manifestazione «puliamo il mondo» organizzata da Legambiente, il tratto già realizzato dell’idrovia Padova-Venezia era stato pulito da ogni rifiuto abbandonato lungo le sue rive. In tale occasione le centinaia di volontari che si erano date appuntamento nei tratti dell’idrovia già scavati, da Mira a Padova, avevano raccolto tonnellate di rifiuti.

«A soli cinque mesi dell’evento siamo nuovamente da capo», dicono i rappresentanti delle 18 associazioni che da anni si battono sul tema idrogeologico del territorio e sul completamento dell’idrovia Padova-Venezia. Ieri, alle 11, diversi rappresentanti delle associazioni si sono ritrovati per fare il punto della situazione vicino alla passerella ciclo-pedonale galleggiante a Vigonovo, in prossimità di via Ariosto, realizzata per collegare il centro del paese al quartiere Sagredo. I volontari hanno filmato e documentato la sporcizia presente nei luoghi, ma l’incontro tra i comitati pro idrovia è anche stato l’occasione per sottolineare tutte le perplessità riguardanti l’effettiva volontà da parte degli amministratori di completare l’idrovia Padova-mare. Non solo, è anche allo studio un progetto per la realizzazione di una linea ferroviaria per il trasporto merci.

Vittorino Compagno

La popolazione di Saonara non cresce più…

La popolazione di Saonara non cresce più…

23 Gennaio 2015

(fonte: il mattino di Padova di Rossetti P.)

SAONARA. L’espansione demografica di Saonara si è fermata: nonostante il lieve incremento dei cittadini di origine straniera, per la prima volta quest’anno il saldo della popolazione saonarese risulta preceduto da un segno negativo, seppure per una sola unità. Questo l’elemento più rilevante che emerge dalla lettura dei dati anagrafici relativi al 2014, diffusi dall’amministrazione comunale. Al 31 dicembre scorso la popolazione saonarese assommava infatti a 10.299 unità, contro le 10.300 della fine del 2013; un blocco già anticipato nei due anni precedenti, quando la crescita del numero di cittadini si era assottigliata da un +71 del 2012 ad un +26 del 2013. Il saldo demografico totale, vale a dire la differenza tra nati e deceduti, fa segnare un +13: ma la differenza tra iscrizioni e cancellazioni all’anagrafe è pari a -14.

Gli stranieri residenti a Saonara sono oggi 1045, pari al 10,1% del totale; il loro numero è cresciuto nel 2014 di 13 unità. La comunità straniera più consistente, con 398 presenze, è quella cinese, in aumento di ben il 6,7% rispetto al 2013; seguono i rumeni con 336 unità, solo quattro in più dell’anno scorso. Distaccati i moldavi (che sono 115, l’anno scorso erano 118), e poi gli albanesi (che scendono da 34 a 28). Con l’eccezione dei marocchini, che passano da 26 a 31, tutte le altre comunità vedono calare i loro già esigui numeri. «Queste cifre sono una conseguenza della crisi economica e del blocco dell’edilizia», commenta il sindaco Walter Stefan. «Quanto alla presenza straniera, da sottolineare il sensibile aumento della comunità cinese, dovuto principalmente alla vicinanza del Centro Ingrosso Cina. Mi rammarico però che i cinesi costituiscano una comunità piuttosto chiusa in se stessa».

Patrizia Rossetti

Mal’Aria Veneto 2015

Mal’Aria Veneto 2015

dati-ambientali-sett-ott

Online il Dossier Mal’Aria Veneto 2015 dati con emergenza qualità dell’aria.
Le falle nel monitoraggio, l’incidenza dei diversi fattori inquinanti, i costi sanitari ed economici. Approfondimento sull’inquinamento marittimo e schede delle performance ambientali negli ultimi per ogni Città capoluogo. Conclusioni con proposte e suggerimenti per scuotere dall’immobilismo chi ci governa ed intervenire in modo organico per risanare l’aria che respiriamo. Di seguito il comunicato stampa di sintesi e link dal quale è possibile scaricare il dossier completo.

Gigi Lazzaro

RICHIESTA PARTECIPAZIONE CONFERENZA SERVIZI

RICHIESTA PARTECIPAZIONE CONFERENZA SERVIZI

Padova, 19 gennaio 2015
ALLA REGIONE VENETO
Presidente Regione veneto
Luca Zaia
Vicepresidente ed assessore al Territorio Regione Veneto
Assessore Marino Zorzato
Assessorato all’ ambiente Regione veneto
Assessore Maurizio Conte
Ufficio per la Difesa del Suolo
Tiziano Pinato
Cannaregio, 99 – 30121 VENEZIA
Unità Periferica del Genio Civile
Marco Dorigo
Corso Milano, 20. 35139 Padova
Oggetto: Indizione della Conferenza di Servizi concernente la progettazione preliminare per il completamento dell’idrovia Padova-Venezia con funzione di canale navigabile di Va classe e con funzione di canale scolmatore
In riferimento all’indizione della conferenza di servizi in oggetto, questo raggruppamento di Circoli/associazioni/comitati “COMITATI UNITI” , chiede a Codesta Amministrazione, di parteciparvi –con una propria delegazione- in qualità di soggetto portatore di interessi pubblici collettivi nonché di interessi diffusi. More →

Comunicato stampa del 16 Gennaio 2015

Comunicato stampa del 16 Gennaio 2015

COMUNICATO STAMPA                                                                                        16 Gennaio 2015

LA REGIONE PORTI AVANTI IL PROGETTO DELL’IDROVIA SENZA DIVERSIVI

La forte pressione dei comitati e delle associazioni  che si sono opposti al progetto e alla realizzazione della cosiddetta  camionabile lungo l’idrovia, ha via via convinto i sindaci della Riviera del Brenta ad esprimere un unanime parere contrario alla nuova strada a pedaggio tra Padova e Venezia. L’alluvione del Bacchiglione del 2010 e il crescente contrasto dell’opinione pubblica e dei rappresentanti degli enti locali coordinatisi con i comitati, insieme alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i principali artefici di quel progetto, Chisso e Brentan , hanno indotto la Regione More →