Legambiente Saonara-Vigonovo

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Vandalismo e degrado lungo l’idrovia

Vandalismo e degrado lungo l’idrovia

VANDALISMO E DEGRADO LUNGO L’IDROVIA, SERVE PIU ATTENZIONE DA PARTE DI CITTADINI ED AMMINISTRAZIONi

Un cartello di Legambiente distrutto e un circuito abusivo di motocross lungo il percorso di Nordic Walking sono solo gli ultimi episodi segnalati.

Troppo spesso si sentono e si vedono moto o scooter scorrazzare a tutto gas lungo i percorsi che dovrebbero essere adibiti a sport, passeggiate o giri in bicicletta e a cavallo in un area verde dove godere un po’ di natura, relax e respirare aria migliore. Ma non manca l’abbandono di rifiuti e ramaglie, fuochi liberi che spesso danneggiano le piante, vandalismi e danneggiamenti alle strutture, taglio abusivi di alberi etc..

E’ davvero sconfortante vedere come il lavoro di tanti volontari che si affannano da anni a pulire, sfalciare erba e ramaglie, piantare alberi, posizionare tabelle e sistemare i percorsi venga messo a repentaglio da pochi vandali e da motociclisti che girano senza controlli creando situazioni di pericolo e di disagio, persino nel nuovo “percorso vita” allestito lo scorso anno dall’amministrazione di Saonara, dove ovviamente chi lo frequenta non vorrebbe mai respirare i gas di scarico dei motori.

Certo non si può vigilare per 24 ore su tutta l’idrovia, ma riteniamo sia urgente intervenire per evitare che la situazione degradi ulteriormente. E’ importante che i frequentatori dell’area segnalino tutto quanto succede di anomalo alle polizie locali di Saonara o Vigonovo, ma è necessario anche l’intervento concreto delle amministrazioni comunali: istallare subito una cartellonistica adeguata con tutti i divieti del caso affinché tutti sappiano cosa non si può fare; installare telecamere agli ingressi ed attivare un servizio di vigilanza, anche avvalendosi dei servizi di polizia provinciale e guardie volontarie. In oltre un decennio di impegno e lavoro siamo riusciti assieme, amministrazioni ed associazioni d volontari, a recuperare un’area abbandonata e degradata creando un meraviglioso parco, difendendolo anche da Camionabile ed elettrodotto aereo.

Non dobbiamo permettere a nessuno di rovinarla!

Associazione 4 sentieri-nordic walking Padova

Associazione Montagna Viva Saonara

Circolo Legambiente “La Sarmazza” di Saonara Vigonovo”

il frutteto biologico cresce, anzi …… raddoppia

il frutteto biologico cresce, anzi …… raddoppia

Un paio di anni fa il nostro Circolo la Sarmazza di Saonara Vigonovo ha realizzato un frutteto biologico didattico di piante antiche su un fondo di un nostro socio attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito.

Biologico perché questo tipo di coltivazione, rispettosa dell’ambiente e compatibile con un’alimentazione corretta per la nostra salute, è da sempre nel DNA della nostra associazione. Didattico perché la finalità era quella di mostrare a tutti, grandi e soprattutto bambini, che cambiare si può, che l’agricoltura ha bisogno di modelli di sviluppo virtuosi e incentrati sul ciclo naturale e non sullo sfruttamento del terreno. Piante antiche perché sono quelle della tradizione, oggi quasi introvabili, ma le più forti, le più resistenti, quelle che meglio affrontano la lotta contro i nemici naturali senza gli inquinanti chimici usati dall’uomo.

Bel progetto, ma ci siamo subito posto il problema dell’appezzamento che confinava sul lato est, terreno che purtroppo da anni veniva dato dal proprietario in gestione a terzi affinché lo coltivassero con le tradizionali colture delle nostre zone. Quali erano le garanzie che fossero utilizzate modalità di coltivazione rispettose dell’ambiente e coerenti con una tipologia di agricoltura biologica? Praticamente nessuna.

E quindi era inevitabile il pensiero che tutto il nostro progetto fosse a rischio per la contaminazione che le nostre piante avrebbero potuto subire da trattamenti chimici usati nell’apprezzamento contiguo, o quantomeno incompleto, per l’impossibilità di introdurre insetti preziosi nella fase di impollinazione come le api che notoriamente non possono convivere con sostanze pesticide o animali anfibi che avrebbero potuto abitare in una zona umida creata ad hoc.

Perciò da subito è iniziata una trattativa per convincere anche il proprietario del terreno confinante ad affidarci in comodato il suo pezzo di terra. All’inizio il rifiuto è stato netto, troppo diversa la soluzione da noi prospettata rispetto agli usi e costumi perpetrati da decenni. Ma piano piano le cose sono cambiate. Con il passare del tempo che scandiva la crescita degli alberi messi a dimora nel nostro terreno, con la maturazione dei primi frutti, man mano che questa persona verificava la nostra costanza, la nostra passione, il nostro amore per le piante, cominciava ad avvicinarsi, prima quasi furtivamente e poi sempre più in maniera evidente, fino a guardare da vicino e poi a fare le prime domande, ad incuriosirsi, a informarsi, a confrontarsi.

Fino a condividere con noi la gioia di ospitare nel frutteto il ritrovo finale delle biciclettate organizzate dal Circolo alla scoperta del nostro territorio. Ed allora questo anziano contadino ha cominciato a pensare che forse si, si poteva fare, in fondo non era una cattiva idea trasformare anche il suo terreno in un frutteto di piante antiche, robuste, che contengono nel loro DNA la forza per combattere i nemici, senza farsi contaminare da sostanze chimiche che inquinano i frutti che poi noi mangiamo.

E che questo frutteto fosse a disposizione della comunità, per il piacere di tutti di passeggiare in mezzo ad una natura libera da inquinamento e pronta ad offrirci i suoi doni sani, buoni, profumati come oggi difficilmente si riesce a trovare.

E così, finalmente, dalla prossima primavera, con il nuovo appezzamento potremo avere altro spazio per piantare alberi da frutto e creare qualche orto sociale per i soci interessati ad esercitarsi nelle tecniche di coltivazione biologica, potremo allestire le arnie per le api che avranno a disposizione migliaia e migliaia di fiori da impollinare, e potremo preparare uno stagno dove ospitare rane e rospi e, perché no?, tritoni, il tutto in nome di una bio diversità che è garanzia di equilibrio e di salute dell’ambiente.

Legambiente La Sarmazza, di Saonara-Vigonovo

Idrovia subito, per la nostra sicurezza, ma non solo!

Idrovia subito, per la nostra sicurezza, ma non solo!

Il prossimo 8 marzo verrà depositato il progetto preliminare dell’Idrovia Padova-mare, che una volta realizzata risolverà gran parte dei problemi di sicurezza dalle alluvioni nel bacino del Brenta-Bacchiglione a valle di Padova come quella disastrosa del 2010 che tutti ben ricordiamo.

Ed avremo finalmente un canale navigabile, progettato per il transito di battelli portacontainers in grado di sottrarre traffico pesante ed inquinante dalle nostre strade.

Un grande risultato che premia l’impegno ed il lavoro che comitati, associazioni ed amministrazioni hanno svolto in tanti anni.

Ma non sarà solo questo: se affrontata con coraggio ed intelligenza e con la collaborazione fra associazioni ed enti locali, sarà anche una straordinaria occasione di riqualificazione ambientale per un’ area molto vasta che, a due passi dalla Riviera del Brenta, va da Padova fino alla laguna di Venezia.

Alla Regione Veneto chiederemo che nel progetto di Idrovia vengano inserite aree protette, fasce e macchie boscate , “ponti verdi” per collegare le due sponde, zone umide e bacini di fitodepurazione, il tutto a creare un corridoio ecologico ininterrotto lungo tutta l’idrovia ed interconnesso con quelli già esistenti lungo il brenta ed altri corsi minori. Un grande “polmone verde” fruibile da tutti.

Ed inoltre una ciclovia che colleghi Padova alla laguna, a Venezia, alle ville della Riviera, incrociando la futura ciclovia del Brenta, al mare e alle spiagge . Ad uso ricreativo e turistico ma anche utile collegamento con la città e la zona industriale.

Solo così l’Idrovia potrà essere una grande opportunità di valorizzazione ambientale e nel contempo economica ,volano di sviluppo per turismo, attività sportive, agricoltura, diportismo, cantieristica.

Può veramente essere una grande occasione per ricostruire il paesaggio e restituire quell’ identità che il nostro territorio, reso anonimo da decenni di cementificazione senza ordine e senso, ha perduto da tempo e di cui ha estremo bisogno per costruire un nuovo modello di sviluppo , basato sulla qualità, sulla sostenibilità e vivibilità.

Territorio che deve essere assolutamente “liberato” da infrastrutture devastanti come l’autostrada “camionabile” e l’elettrodotto aereo, ancora presenti nella progettazione regionale, ma che non trovano più spazio nel futuro che vorremmo per le nostre prossime generazioni.

L’Idrovia Padova-mare, una via d’acqua che sappia ricucire il territorio, renderlo più moderno , più sicuro, più bello, più vivibile.

Una “grande opera” utile , finalmente!

Il Circolo Legambiente Sarmazza

Corso di Orticoltura ” L’Orto Familiare Biologico”

Corso di Orticoltura ” L’Orto Familiare Biologico”

Anche il nostro  Comune di Saonara  è riuscito a dare in concessione tramite l’Ente Moscon una serie di lotti per la coltivazione degli orti sociali.
Il circolo Legambiente di Saonara ha ritenuto opportuno dare un reale contributo a questa preziosa quanto mai  utile attività, organizzando  un corso di Orticoltura biologica che partirà a gennaio dopo le feste natalizie e si concluderà nel successivo mese di febbraio. Nel corso delle varie lezioni , saranno date tutte quelle informazioni necessarie per apprendere le  pratiche e le metodologie destinate alla coltivazione degli orti biologici.
Siamo sempre più convinti che l’unico modo per preservare la salute e il benessere del genere umano sia quello di accostarsi alla natura  con la giusta attenzione e rispetto e diventare suoi fedeli alleati.
Solo cosi potremo essere nel tempo  ricompensati nella maniera  più giusta e generosa raccogliendo  frutti  genuini e saporiti.
Gli interessati, potranno trovare tutte  le indicazioni e le  informazioni necessarie  nel depliant allegato.

Storie cooperative: l’energia verde del comune di Rittersdorf

Storie cooperative: l’energia verde del comune di Rittersdorf

Mentre alla Cop21 i grandi del Pianeta si riuniscono per cercare di trovare accordi internazionali per fermare il cambiamento climatico, il piccolo comune tedesco di Rittersdorf comincia a fornire soluzioni pratiche al problema: Rittersdorf è stato infatti nominato il “comune energia” del mese da parte dell’Agenzia tedesca per l’Energia Rinnovabile perché il comune si è fatto promotore di “una soluzione importante per il futuro della politica energetica tedesca e la protezione del clima”, come ha dichiarato Nils Boenigk, Vice Direttore Generale dell’Agenzia.

Con i suoi 17.100 moduli fotovoltaici e una potenza di 1,5 MW…………………………….