Legambiente Saonara-Vigonovo
comunicato stampa Legambiente-Elettrodotto Dolo-Camin, il progetto riparte!

comunicato stampa Legambiente-Elettrodotto Dolo-Camin, il progetto riparte!

ELETTRODOTTO DOLO-CAMIN, SI RIAPRONO LE DANZE!

TERNA SpA ha depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico il nuovo progetto di elettrodotto aereo, con piloni alti fino a 65 metri lungo l’idrovia Padova-mare, avviando così ufficialmente l’iter autorizzativo.

Che il nuovo progetto fosse in arrivo, e che si trattasse nuovamente di elettrodotto aereo, Legambiente lo ripeteva da tempo .
Tanto che i sindaci dei comuni interessati messi in allarme dalla nostra associazione , hanno chiesto ed ottenuto  lunedì 19 dicembre udienza in Regione Veneto presso l’assessore allo Sviluppo Economico ed Energia, Roberto Marcato.
Parola di Assessore:  allarme ingiustificato, non esiste nessun progetto pronto e nessun accordo con la Regione, la quale sta dalla parte dei cittadini ed al momento opportuno chiederà con convinzione l’interramento delle linee” .
Salvo scoprire che pochi giorni dopo, il 23 dicembre, Terna depositava presso il Ministero dello Sviluppo Economico- il nuovo progetto di elettrodotto aereo concordato con la stessa Regione Veneto  , la quale ufficialmente dichiarava “…  conclusa la serie di incontri a livello tecnico per la messsa a punto dei dati di base per la progettazione del nuovo elettrodotto denominato Dolo-Camin”, in un documento protocollato il 30 giugno 2016!

Come definire l’atteggiamento della Regione Veneto?
Perché non è stato possibile discuterne prima al fine di evitare contenziosi e ricorsi?
E soprattutto come intende muoversi l’assessore Marcato ora che non può più nascondersi dietro un dito?

La fase autorizzativa per nostra fortuna è solo all’inizio, ma il parere dei Comuni purtroppo non è vincolante e  l’unico ente pubblico che può formalmente opporsi al progetto ed imporre l’interramento delle linee è esclusivamente la Regione!

Ricordiamo che il vecchio progetto di elettrodotto aereo, avviato nel 2011, è stato bloccato nel 2013 da una sentenza del Consiglio di Stato giunta a seguito di una lunga opposizione che ha visto uniti amministrazioni, comitati , associazioni e cittadini.

Ora è il momento di mettere da parte le polemiche ed attivarsi per evitare che quest’opera vada a compromettere definitivamente un’area, adiacente al percorso della futura Idrovia Padova -Mare, per la quale prevediamo tutt’altro futuro: quello di trasformarsi in un importante corridoio ecologico a ridosso della Riviera del Brenta, indispensabile per riqualificare il nostro territorio e favorire un modello di sviluppo moderno ed ambientalmente sostenibile .

L’appello che rivolge Legambiente è quello di costruire e mantenere unito il fronte dei comitati ed associazioni , Sindaci ed amministrazioni intorno ad un’obiettivo preciso:

NO AI TRALICCI, SI ALL’ ELETTRODOTTO IN CAVO INTERRATO!

L’iter si avvierà l’1 febbraio presso il Ministero dello Sviluppo Economico con un’incontro fra tutti i soggetti interessati e sarà presente una rappresentanza dei nostri Sindaci alla quale non faremo mancare il dovuto sostegno.

Chiederemo anche urgentemente  un’incontro con la Regione Veneto, che dovrà chiarire in modo inequivocabile la propria posizione e rispondere ai cittadini delle promesse fatte dall’assessore Marcato nell’incontro dello scorso dicembre e tanto sbandierate alla stampa.
Dopo le parole, ci aspettiamo i fatti.

I CITTADINI NON POSSONO FAR PASSARE SULLA LORO TESTA DECISIONI PRESE DALL’ALTO,   E NEMMENO CAVI ELETTRICI A 380000 VOLT !

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