Legambiente Saonara-Vigonovo

Idrovia Padova-Venezia

Vandalismo e degrado lungo l’idrovia

Vandalismo e degrado lungo l’idrovia

VANDALISMO E DEGRADO LUNGO L’IDROVIA, SERVE PIU ATTENZIONE DA PARTE DI CITTADINI ED AMMINISTRAZIONi

Un cartello di Legambiente distrutto e un circuito abusivo di motocross lungo il percorso di Nordic Walking sono solo gli ultimi episodi segnalati.

Troppo spesso si sentono e si vedono moto o scooter scorrazzare a tutto gas lungo i percorsi che dovrebbero essere adibiti a sport, passeggiate o giri in bicicletta e a cavallo in un area verde dove godere un po’ di natura, relax e respirare aria migliore. Ma non manca l’abbandono di rifiuti e ramaglie, fuochi liberi che spesso danneggiano le piante, vandalismi e danneggiamenti alle strutture, taglio abusivi di alberi etc..

E’ davvero sconfortante vedere come il lavoro di tanti volontari che si affannano da anni a pulire, sfalciare erba e ramaglie, piantare alberi, posizionare tabelle e sistemare i percorsi venga messo a repentaglio da pochi vandali e da motociclisti che girano senza controlli creando situazioni di pericolo e di disagio, persino nel nuovo “percorso vita” allestito lo scorso anno dall’amministrazione di Saonara, dove ovviamente chi lo frequenta non vorrebbe mai respirare i gas di scarico dei motori.

Certo non si può vigilare per 24 ore su tutta l’idrovia, ma riteniamo sia urgente intervenire per evitare che la situazione degradi ulteriormente. E’ importante che i frequentatori dell’area segnalino tutto quanto succede di anomalo alle polizie locali di Saonara o Vigonovo, ma è necessario anche l’intervento concreto delle amministrazioni comunali: istallare subito una cartellonistica adeguata con tutti i divieti del caso affinché tutti sappiano cosa non si può fare; installare telecamere agli ingressi ed attivare un servizio di vigilanza, anche avvalendosi dei servizi di polizia provinciale e guardie volontarie. In oltre un decennio di impegno e lavoro siamo riusciti assieme, amministrazioni ed associazioni d volontari, a recuperare un’area abbandonata e degradata creando un meraviglioso parco, difendendolo anche da Camionabile ed elettrodotto aereo.

Non dobbiamo permettere a nessuno di rovinarla!

Associazione 4 sentieri-nordic walking Padova

Associazione Montagna Viva Saonara

Circolo Legambiente “La Sarmazza” di Saonara Vigonovo”

Appello associazioni per interramento elettrodotto da 380.000 V

Appello associazioni per interramento elettrodotto da 380.000 V

NO ALL’ELETTRODOTTO AEREO, LE LINEE ELETTRI  VANNO INTERRATE E L’IDROVIA DEVE ESSERE SALVATA!
Questo l’appello lanciato dalla Federazione Italiana dei Pescatori FIPSAS, dall’associazione Nordic Walking Padova e Montagna Viva di Saonara, assieme al circolo di Legambiente “Sarmazza” di Saonara-Vigonovo.

Gruppi che praticano attività diverse e che per diverse ragioni, assieme a moltissimi altri cittadini, amano, frequentano e vivono il tratto di idrovia già scavato fra Saonara e Vigonovo.
Un’area che ha secondo Legambiente ha assunto nel tempo una valenza ambientale rilevante:
già con uno studio del 2008 erano state censite 73 specie di uccelli, ed il valore di quest’area andrebbe implementato e migliorato, inserendo nuove aree verdi e fasce boscate per creare un vero “corridoio ecologico” che potrebbe unire Padova alla laguna di Venezia , accompagnato dalla pista ciclabile già prevista nel progetto Idrovia, denominata appunto “CicloIdrovia”.
Un’area di valore straordinario che un’elettrodotto di queste dimensioni, con tralicci alti fino a 64 metri, comprometterebbe in modo irreversibile, perduta per sempre.
Per i pescatori della FIPSAS , associazione a livello nazionale che ha in concessione e cura la manutenzione di un’ampia parte di questo percorso, l’elettrodotto aereo sarebbe una vera e propria disgrazia, perché impedirebbe lo svolgersi delle loro consuete attività e le frequenti gare di pesca sportiva: chi vorrebbe sostare per ore sotto cavi elettrici a 380.000 Volt sapendo che potrebbero nuocere
alla salute, dato la legge stessa prevede dei limiti precisi? e poi che ne sarebbe della qualità del paesaggio e dell’ambiente di cui ora tutti possono godere ?
Altrettanto sostengono il gruppo locale Montagna Viva ed i “camminatori” di Nordic Walking affiliati all’INWA, associazione mondiale di questa disciplina : per noi l’idrovia adesso è un vero tesoro, la frequentiamo spesso e attira anche persone da altri luoghi, proprio per la sua specificità e bellezza, che esplode proprio in questa stagione.
Un percorso di 7 chilometri sul quale è pronto un progetto specifico per le nostre attività sportive e che sarà a disposizione di tutti i cittadini. Questa zona era quasi una discarica , abbandonata a se stessa, ed è stata progressivamente riqualificata con grandi sforzi anche economici: che senso avrebbe poi buttare alle ortiche tutto il lavoro fatto finora dalle amministrazioni comunali di Saonara e Vigonovo, che hanno attrezzato e sistemato l’area con un parco, una passerella, illuminazione notturna, percorso vita e tanto altro?
Tutti concordano nel sostenere che una soluzione ci sarebbe, cioè l’interramento delle linee.
Non si può buttare tutto questo per l’ostinazione di Terna a riproporre un progetto del tutto simile al precedente, già rifiutato dalle comunità locali tutte e persino bocciato dal Consiglio di Stato.
Vale la pena investire nel futuro nostro e per chi verrà dopo di noi?

La Regione Veneto si è espressa a favore della soluzione interrata, questo è il nostro appello affinché mantenga fede agli impegni presi!

FIPSAS Padova-Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee ASD
Nordic Walking Padova- affiliata ad A.N.W. Italia
Associazione Montagna Viva di Saonara
Legambiente – circolo “La Sarmazza” di Saonara e Vigonovo
giovedì 6 aprile 2017

Comunicato stampa

Comunicato stampa

Comunicato stampa dai circoli Legambiente di padova, Riviera del Brenta e Saonara-Vigonovo

 

PROGETTO IDROVIA PADOVA-MARE, LE OSSERVAZIONI DI LEGAMBIENTE

Una grande occasione per cambiare volto al territorio!

Si è chiusa domenica 31 luglio il termine tecnico per presentare osservazioni al progetto preliminare di Idrovia Padova -Mare, depositato circa un mese fa.

Un’altro importante passo avanti nell’iter progettuale, che ora auspichiamo debba avviarsi senza ripensamenti verso la fase definitiva, valutando adeguatamente le osservazioni pervenute da amministrazioni, comitati ed associazioni dei territori attraversati dall’opera.

Opera l’Idrovia che Legambiente ritiene indispensabile per la messa in sicurezza da alluvioni come la storica del ’66 e le più recenti come nel 2010, è anche un tassello fondamentale di grande progetto strategico di rango europeo per lo sviluppo di un trasporto merci sostenibile, oltre che importante per l’apporto di sedimenti ed acque dolci in laguna di Venezia, ma anche una straordinaria occasione di riqualificazione del territorio costruita intorno all’ “elemento acqua”, tratto fondante della nostra storia e cultura.

Innanzitutto abbiamo ribadito l’incompatibilità di progetti “paralleli” all’idrovia che andrebbero a comprometterne in modo irreversibile la valenza ambientale e la vivibilità, come l’elettrodotto aereo da 380000 voltdi cui le comunità locali chiedono l’interramento, e l’ autostrada “camionabile” che deve essere stralciata dalla pianificazione regionale.

Abbiamo anche apprezzato nel progetto gli interessanti interventi di valorizzazione ambientale dell’area che segnano positivamente un cambio di passo nella progettazione.

Ma è un passo ancora troppo timido, e non valuta sufficientemente la grande potenzialità di quest’opera che con la possibilità di unire natura , cultura e turismo sostenibile può offrire ad un’area così vasta ed importante a ridosso del patrimonio storico della Riviera del Brenta.

La “Cicloidrovia” prevista lungo gli arginiè senz’altro un progetto condivisibile, ma riteniamo insufficiente la sua connessione al contesto territoriale.

Per sviluppare la mobilità ciclabile è necessario che questa arteria ciclabile sia collegata in modo capillare con centri abitati e siti produttivi, per permetterne anche un uso quotidiano casa/lavoro/studio agevole e sicuro.

L’ aspetto sportivo/ricreativo della Cicloidroviarimane fondamentale ma per assumere rilevanza vaintegrato tramite il collegamento alla rete gia esistenti o in progetto (circuito fluviale di Padova, ciclovia del Bacchiglione, ciclovia del Brenta etc.) favorendo così nuove forme di economia legate al turismo sportivo/culturale/ambientale già presenti in molte zone d’Europa .

Relativamente alla valorizzazione ambientale prevista è apprezzabile la progettazione di aree umide , di fitodepurazione e di aree boscate, alle quali tuttavia nel complesso manca l ‘elemento “continuità”, indispensabile per gli spostamenti faunistici e per il recupero di biodiversità.

Perdita di habitat, degrado e frammentazione sono di gran lunga i maggiori fattori della perdita di biodiversità terrestre a livello europeo negli ultimi 50 anni, e questa è un’occasione da non sprecare;

assieme all ‘infrastruttura idraulica va creata un’ “infrastruttura eco-funzionale”, un corridoio ecologico ininterrotto da Padova alla laguna interconnesso ad ambiti naturali già esistenti come Brenta, Novissimo e corsi minori, in una visione complessiva del sistema ambientale veneto.

E va tenuto conto di tutte le aree già escavate dova la natura nel tempo ha ripreso i propri spazi , spontaneamente o grazie ad interventi locali creando aree di notevole valore ambientale e ricreativo, sempre più apprezzate dalle comunità locali.

Spazi rinaturalizzati che vanno tutelati ed adeguatamente ampliati e laddove non possibile, recuperati in altre aree , per rendere ancor più bello, vivo e vivibile il corso d’acqua .

Un’occasione straordinaria, da non perdere!

 

circolo Legambiente Padova

circolo Legambiente Riviera del Brenta

circolo Legambiente Saonara-Vigonovo

 

osservazioni progetto preliminare idrovia 31-7-2016

comunicato stampa Legambiente e Comitati: richiesta cancellazione definitiva progetto “camionabile”

comunicato stampa Legambiente e Comitati: richiesta cancellazione definitiva progetto “camionabile”

IDROVIA PADOVA MARE: AVANTI CON IL PROGETTO PRELIMINARE

ORA LA REGIONE CANCELLI DEFINITIVAMENTE LA “CAMIONABILE”

Lo scorso 31 marzo scorso si è tenuta la presentazione pubblica del progetto preliminare dell’Idrovia Padova-Venezia.
Dopo lo studio di fattibilità presentato lo scorso anno, ecco un altro passo avanti verso la realizzazione di quest’opera tanto auspicata e che ogni giorno appare più vicina.
Molti gli aspetti interessanti e positivi emersi, sia dal punto di vista tecnico che ambientale.


Dalla presentazione appare un buon progetto , sicuramente migliorabile soprattutto dal punto di vista ambientale , di cui ancora attendiamo gli elaborati definitivi che non mancheremo di esaminare con attenzione, portando il nostro contributo in termini di proposte ed osservazioni.

Ma c’è un dato importante che emerge fin da subito: il progetto di Idrovia è assolutamente incompatibile con la realizzazione della cosiddetta “Camionabile”, la nota autostrada a pedaggio tuttora prevista lungo la sponda destra dell’Idrovia da Padova fino all’intersezione con la S.R.309 Romea.

Opera da sempre avversata perché ritenuta devastante per il territorio contro la quale associazioni , comitati ed amministrazioni locali si sono opposti nel tentativo di bloccarne l’iter progettuale.
Opposizione che evidentemente ha avuto successo, al punto che ora la stessa società proponente, la GRAP spa, ha chiesto di poterla stralciare al fine di procedere con la realizzazione del solo tratto orbitale di Padova, il cosiddetto Grande Raccordo Anulare di Padova (GRA). Volontà questa ribadita anche nella recente conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta, in presenza dell’assessore alle infrastrutture Elisa de Berti.

Vale la pena di ricordare che la Camionabile, prevista in “finanza di progetto” ovvero realizzata da privati e teoricamente ripagata dai pedaggi attraverso il perverso sistema del “project financing”, si è da sempre rivelata insostenibile sul piano economico, e l’unica vera utilità stava nel complesso “gioco sporco” delle concessioni autostradali.
Dopo gli arresti eccellenti dei suoi principali sostenitori Lino Brentan (ex A.D. di Società Autostrade) e Renato Chisso (ex assessore regionale alle infrastrutture) nonché del loro ispiratore ex Presidente di Regione Giancarlo Galan, la cui giunta ne aveva dichiarato nel lontano 2006 la “pubblica utilità”, la Camionabile non ha più sponsor politici e ormai non fa gola più a nessuno.

Già questo sarebbe sufficiente per cantare vittoria, ma per poter dichiarare finalmente chiusa questa lunga battaglia per la difesa del nostro futuro, del nostro territorio e della nostra salute, manca un solo ultimo passaggio: la cancellazione definitiva della “Camionabile” dalla pianificazione regionale e ministeriale!
 Essa rimane infatti ancora compresa fra le opere infrastrutturali strategiche del PTRC, il Piano Regionale dal quale deriva tutta la pianificazione infrastrutturale, oltre che fra le opere ricomprese nell’Allegato Infrastrutture del Ministero delle infrastrutture e Trasporti.

Noi non dormiremo sonni tranquilli finché quest’opera non verrà stralciata, scomparendo definitivamente da ogni documento ufficiale.
Stralcio che diviene ancor più necessario ora che l’Idrovia Padova-Mare, opera indispensabile per mettere in sicurezza il territorio dalle piene del Brenta e del Bacchiglione, sembra essere avviata verso la realizzazione.

La nostra azione, quindi, non si ferma: come organizzazioni che in questi anni si sono battute contro la camionabile, abbiamo presentaro a tutti i Consigli Comunali interessati una proposta di mozione con richiesta ufficiale di stralcio definitivo del progetto “Camionabile” dal Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) e dalla progettazione infrastrutture Ministeriale.

Nei prossimi giorni richiederemo un incontro con l’assessore regionale De Berti per chiarire al di là dei facili proclami, quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione regionale, nonché tempi certi per la cancellazione definifìtiva.

Siamo ormai ad un passo dalla chiusura di una battaglia durata ormai un decennio, ed un’azione comune di tutti i soggetti, comitati associazioni ed amministrazioni che finora hanno collaborato può e deve esercitare sempre maggiore pressione nei confronti della Regione Veneto affinché decida finalmente di voltare pagina abbandonando definitivamente quest’opera inutile, costosa e dannosa per tutta la comunità.

Documento sottoscritto da:

Circoli Legambiente di Padova, Riviera del Brenta, Saonara-Vigonovo

Comitato Opzione Zero-Riviera del Brenta

Comitato Brenta Sicuro

Idrovia subito, per la nostra sicurezza, ma non solo!

Idrovia subito, per la nostra sicurezza, ma non solo!

Il prossimo 8 marzo verrà depositato il progetto preliminare dell’Idrovia Padova-mare, che una volta realizzata risolverà gran parte dei problemi di sicurezza dalle alluvioni nel bacino del Brenta-Bacchiglione a valle di Padova come quella disastrosa del 2010 che tutti ben ricordiamo.

Ed avremo finalmente un canale navigabile, progettato per il transito di battelli portacontainers in grado di sottrarre traffico pesante ed inquinante dalle nostre strade.

Un grande risultato che premia l’impegno ed il lavoro che comitati, associazioni ed amministrazioni hanno svolto in tanti anni.

Ma non sarà solo questo: se affrontata con coraggio ed intelligenza e con la collaborazione fra associazioni ed enti locali, sarà anche una straordinaria occasione di riqualificazione ambientale per un’ area molto vasta che, a due passi dalla Riviera del Brenta, va da Padova fino alla laguna di Venezia.

Alla Regione Veneto chiederemo che nel progetto di Idrovia vengano inserite aree protette, fasce e macchie boscate , “ponti verdi” per collegare le due sponde, zone umide e bacini di fitodepurazione, il tutto a creare un corridoio ecologico ininterrotto lungo tutta l’idrovia ed interconnesso con quelli già esistenti lungo il brenta ed altri corsi minori. Un grande “polmone verde” fruibile da tutti.

Ed inoltre una ciclovia che colleghi Padova alla laguna, a Venezia, alle ville della Riviera, incrociando la futura ciclovia del Brenta, al mare e alle spiagge . Ad uso ricreativo e turistico ma anche utile collegamento con la città e la zona industriale.

Solo così l’Idrovia potrà essere una grande opportunità di valorizzazione ambientale e nel contempo economica ,volano di sviluppo per turismo, attività sportive, agricoltura, diportismo, cantieristica.

Può veramente essere una grande occasione per ricostruire il paesaggio e restituire quell’ identità che il nostro territorio, reso anonimo da decenni di cementificazione senza ordine e senso, ha perduto da tempo e di cui ha estremo bisogno per costruire un nuovo modello di sviluppo , basato sulla qualità, sulla sostenibilità e vivibilità.

Territorio che deve essere assolutamente “liberato” da infrastrutture devastanti come l’autostrada “camionabile” e l’elettrodotto aereo, ancora presenti nella progettazione regionale, ma che non trovano più spazio nel futuro che vorremmo per le nostre prossime generazioni.

L’Idrovia Padova-mare, una via d’acqua che sappia ricucire il territorio, renderlo più moderno , più sicuro, più bello, più vivibile.

Una “grande opera” utile , finalmente!

Il Circolo Legambiente Sarmazza

La Conferenza dei Sindaci Riviera del Brenta si è espressa sulla mozione idrovia nel piano di bacino 2015-2021.

Coordinamento comitati per il completamento dell’idrovia Padova-mare

Legambiente Veneto con i circoli di Venezia, Padova, Saonara-Vigonovo, Selvazzano, Piove di Sacco, Riviera del Brenta, Limena. CIA-Confederazione Italiana Agricoltori Venezia, Acque Urbane Ponte S. Nicolò, Comitato Spontaneo Alluvionati Montegrotto Terme, C.S.T. Comitato Salvaguardia del Territorio Selvazzano e Rubano,  Associazione Mira Lab di Mira, Ass. “Una mano per Battaglia Terme”, Associazione “Amissi del Piovego”, Comitato Intercomunale Brenta Sicuro.

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Anche la conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta ha approvato (con la sola eccezione del Comune di Mira), ed inviato all’autorità di Bacino, la mozione, già votata, nei giorni scorsi  singolarmente, da moltissimi comuni sia delle provincie di Venezia che di Padova: La mozione chiede l’inserimento dell’idrovia fra le opere da progettare ed iniziare entro il 2021; quindi con il piano di bacino approvato, in via definitiva, lo scorso 22 dicembre.

La Conferenza dei sindaci Rivera del Brenta comprende i comuni di Camponogara, Pianiga, Campolongo Maggiore, Dolo, Fosso’ Fiesso d’Artico,Stra, Vigonovo, Mira, Campagna Lupia.  Queste osservazioni giungono dopo il voto espresso all’unanimità, dalla Provincia di Padova, alla mozione presentata in regione, ad una analoga interrogazione al Senato.

La mobilitazione delle istituzioni, (e dei nostri comitati) sul tema “giusto completamento dell’idrovia” non è mai stata così ampia.

Noi riteniamo che questa forte mobilitazione debba far riflettere la Regione affinchè, finalmente, includa l’opera fra quelle da “cantierare” entro il 2021.

Le linee guida del piano di bacino lo prevedono: il piano stesso è

“Concepito come uno strumento dinamico ed in continuo aggiornamento”

La riflessione dovrebbe, secondo noi, arrivare anche da quella amministrazione comunale (Mira) che ancora oggi si oppone al completamento di un’opera indispensabile assieme alle manutenzioni delle rive dei fiumi ed ai bacini di contenimento a  monte, per la salvaguardia dalle alluvioni di tutti i nostri territori. Dopo l’8 di marzo 2016 (data termine di presentazione  del progetto preliminare)  dovremo tutti essere impegnati nella valutazione della migliore soluzione per i nostri territori, per rendere l’opera una straordinaria opportunità di riqualificazione ambientale (attraverso la creazione di un vero e proprio corridoio ecologico e l’abbassamento del co2 con la navigazione) e di salvezza dalle grandi alluvioni. Se, ben concepita, l’opera può  mitigare anche  le già gravi problematiche idrauliche  del territorio Mirese. Anche l’incrocio dell’idrovia con il Nuovissimo,e con gli altri corsi d’acqua, può offrire l’occasione  di studiare (e realizzare) soluzioni positive per il territorio.

idrovia Padova-Mare

idrovia Padova-Mare

Coordinamento comitati per il completamento dell’idrovia Padova-mare

Legambiente Veneto con i circoli di Venezia, Padova, Saonara-Vigonovo, Selvazzano, Piove di Sacco, Riviera del Brenta, Limena. CIA-Confederazione Italiana Agricoltori Venezia, Acque Urbane Ponte S. Nicolò, Comitato Spontaneo Alluvionati Montegrotto Terme, C.S.T. Comitato Salvaguardia del Territorio Selvazzano e Rubano,  Associazione Mira Lab di Mira, Ass. “Una mano per Battaglia Terme”, Associazione “Amissi del Piovego”, Comitato Intercomunale Brenta Sicuro.

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Finalmente l’8 marzo del prossimo anno vedremo la presentazione del progetto preliminare che rigurda l’idrovia Padova-mare, che giungerà esattamente dopo 189 giorni, dall’inizio delle attività di studio del territorio. Il consorzio vincitore della gara per la progettazione (Technital e Beta Studio) sta in questi mesi  verificando tutti gli aspetti ambientali e  di traffico fluviale connessi al progetto

Nel frattempo la Regione Veneto ha confermato, in risposta alle mozioni presentate da vari consiglieri regionali (vedi all. risposta mozione), che si impegnerà, nel prossimo piano di bacino per il periodo 2015-2021, a completare la parte progettuale dell’opera aggiornandone il valore  di realizzazione, dagli iniziali 92 milioni, al costo stabilito dallo studio di fattibilità redatto nel 2012 per 534 milioni di euro. Stesse indicazioni erano emerse, il mese scorso, all’incontro dell’Autorità di Bacino delle Alpi Orientali La regione, (e con lei l’autorità di bacino) nel contempo, non si impegna ad inserire, nel piano di bacino di prossima approvazione, l’inizio della attività di realizzazione. Riteniamo da una parte positiva la risposta della Regione: si consolida il percorso di progettazione, si dichiara che lo si vuole terminare, si porta la valutazione dell’opera al giusto valore. Dall’altra, invece, rimangono le incertezze future di un’opera che può terminare la sua possibilità di essere realizzata con il completamento dei progetti.  Potremmo trovarci con il Piano di Bacino successivo a quello attuale, previsto per gli anni 2022-2027, senza l’inserimento della realizzazione dell’opera. L’autorità di bacino dichiara, nella sostanza e per conto della regione, che non ha nessun obbligo futuro.

E’ quindi fondamentale proseguire nel percorso di “lotta” per la modifica del Piano di Bacino. E’ previsto fra le linee guida del piano indicato come “strumento dinamico e modificabile in funzione della necessità”

Nei giorni scorsi molte amministrazioni locali del Padovano e veneziano (Abano Terme, Bovolenta, Piove di Sacco, Fossò, Campolongo Maggiore, Saonara, Noventa Padovana, Ponta San Nicolo’ sono solo alcuni), hanno votato la mozione che i nostri comitati hanno proposto. Lo sta facendo anche la conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta, composta di 10 comuni.

Addirittura il voto unanime (vedi all. mozione odg_4) è arrivato dall’ultimo consiglio della Provincia di Padova che  rappresenta 104 comuni. La mozione, proposta dal sindaco di Noventa Padovana e consigliere provinciale per  Difesa del Suolo e Sicurezza Idraulica, Piste Ciclabili e Itinerari Fluviali, è stata votata anche dall’opposizione; a dimostrazione che il tema è assolutamente trasversale. L’interrogazione al senato presentata con iniziativa di Gianpiero Dalla Zuanna e Felice Casson, assieme ad altri 15 senatori di varie correnti politiche, attendo ancora una risposta.

La regione, di fronte a questo vasto movimento, può continuare a fare “orecchie da mercante”?